TUNISIA "Desert Tour" [ep10] - Ksar Ghilane (attraverso il deserto)


Finalmente è arrivato il momento di fare rotta per Ksar Ghilane!
Finalmente è arrivato il momento di lasciarsi alle spalle le strade comode.
Oggi entriamo nel deserto!



Dopo aver pranzato al Mabrouk Restaurant a Chenini facciamo il pieno di acqua e di sali minerali e ci prepariamo ad affrontare la prima traversata di 80 km nel deserto.

Tagliare per il deserto ci consente di accorciare di oltre 100 km ma sappiamo benissimo che "tagliare" non vuol dire arrivare prima!
La strada dopo Chenini è bellissima sinuosa e pavimentata per una manciata di chilometri.
Ecco, arriva il momento, svolta sinistra: ciao ciao cemento/asfalto.

LE MINI DUNE

La strada è agevole ma procediamo sbattendo i denti, il fondo è compatto un misto sabbia pietrame ma ci sono le "mini dune". Piccoli solchi distanti 5-10 cm che rendono tutto ta-ta-ta-ta-ta...
Ora capisco perché mi dicevano che da queste strade i pick-up ne vengono fuori a pezzi, gli si bloccano i portelloni, si svitano i bulloni.
Trema tutto ma tutto tutto.
Allora mi viene in mente che qualcuno mi disse che è necessario trovare la velocità giusta: accelero, decelero, riaccelero... forse ci sono... ma vado veloce per essere in due a pieno carico ma procedo alla grande.
Dalaila come al solito mi incita ad andare piano... ma gli spiego che non si può a causa della "dura legge delle mini dune". Mi sto divertendo.
Proseguiamo per 10 km circa Tonino non lo vedo più mi fermo per bere, per fare una piccola sosta ed ecco che arriva subito, selfie di rito e ripartiamo.

Tonino e Gabriele che arrivano al bivio per Ksar Ghilane dalla strada con le "mini dune".

Mancano 15 km per il prossimo bivio nel deserto, io ci arrivo subito, quello da cui si prende la pista dove ci hanno avvisato di stare attenti ai dromedari che attraversano la strada. I dromedari ci sono... e non hanno alcuna paura di noi.

Eccoci la bivio per Ksar Ghilane (Dalaila Photographer)

Ma cosa ci fanno qui nel bel mezzo del nulla... scruto l'orizzonte e scorso una sagoma umana... il pastore. Allora mi chiedo non i dromedari ma il pastore: come diamine fa ad essere qui in mezzo al nulla e ribadisco in mezzo al nulla nel raggio di decine di chilometri. Mistero...

Trova l'intruso...


67 cavalli con una moltitudine di dromedari.

Arriviamo al terzo bivio da qui la situazione di fa hard ma lo sapevamo...
La pista è fantastica ma ci avevano anche avvisato che il vento sposta le dune ed alle volte è impossibile procedere con moto cariche + passeggero... ma noi proseguiamo.

LE DUNE

Eccole! Le dune... belle, sinuose, rossicce. Sembrano disegnate col pennello.
Sono tanto belle quanto insidiose, la sabbia è finissima e la moto stracarica dei bagagli + il passeggero si lega perfettamente ad esse come zucchero e caffè...
Il posteriore affonda che è un piacere.
La prima la passiamo in due, la seconda pure. La terza chiedo a Dalaila di scendere è troppo alta: "Scendi donna. Devo arare." (cit. Failla R.).
Dò gas come se non ci fosse un domani. Ecco come si passano le dune "...accelera (urlato)" (cit. Casuccio D.).

Me immedesimo, Gabriele (sx), Tonino (dx) e le dune!




DOVE SIAMO? CHE PACE

Ebbene si, procediamo e ci divertiamo. Ma quanto manca? Ancora un po e ci sono ancora dune.
Acceleriamo e proseguiamo e ci rendiamo conto che c'è una pace particolare in mezzo al deserto. Quando spegni il motore te ne rendi conto e subito pensiamo che avremmo voluto passare proprio li in quel posto la notte in tenda...proprio li nel bel mezzo del nulla.
Ci sdraiamo sulla sabbia e passiamo dei momenti fantastici.
Da qui si scorge il verde delle palme dell'Oasi e da queste parti c'è n'è solo una: è Ksar Ghilane.
Diamo gas, stiamo per arrivare, la vediamo all'orizzonte che pian piano prende forma.
Ora è propria vicina, manca poco scorgo i primi ruderi con gli animali.

KSAR GHILANE

Arriviamo dritti alla pietra miliare che segna l'arrivo all'oasi. Il morale è alle stelle, faccio qualche foto, Tonino si mette in piedi sulle pedane: foto bomb!

Foto bomb  di Tonino.
Siamo felici e ci mettiamo a saltare attorno alla pietra miliare! Siamo arrivati.
Ora dobbiamo entrare nell'oasi, ecco qui troviamo qualche problemino dopo due passaggi a vuoto torno sui passi che mi aveva.. suggerito... Dalaila.
Le camere dove passeremo la notte si trovano proprio di fronte le "hot spring" ovvero la pozza di acqua calda naturale, si avete capito bene in mezzo all'Osai nel deserto ci sta un laghetto naturale di acqua clada 37-38 °C.
Parcheggiamo dentro le mura davanti le nostre stanze.
Ci togliamo gli scafandri di dosso e ci buttiamo nel laghetto di acqua calda... RELAX vero dopo tanta fatica. Tonino e Gabriele proseguono con i quad ma io e Dalaila restiamo ben benino a mollo.

RESIDENCE LA SOURCE

Volevamo dormire nelle tende (gampling mi pare oggi si dice oggi) ma abbiamo trovato delle stanze in questo per dire "residence". Le stanze a Ksar Ghilane sono molto spartane piccole ed hanno il minimo indispensabile. Se pensate di venire qui e trovare tutti i lussi lasciate perdere questa meta andate a Douz dove ci sono i mega alberghi.
La sera ceniamo in un ristorante, ristorante si fa per dire, in quanto alle 19 era tutto chiuso e tramite un giro di parole un ragazzo ci accompagna in una struttura dove ci cucinano del buon cous-cous, zuppa e brick. C'è anche il WiFi... e tante zanzare. Paghiamo il giusto.
Passeggiamo, uno stop al cafe Le Ksar per un tè alla menta e tutti a nanna.

La mattina mi sveglio prestissimo e passeggio nel deserto. Non lo dimenticherò facilmente.


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