TUNISIA "Desert Tour" [ep2] - Dal Cafe "La port du desert" a Douz (tempesta di sabbia)

Cafè "La port du desert"
Deserto del Sahara, Douz (Tunisia)
Coordinate WGS84: 33.26166, 9.24726




Si tratta di una meta ambita da tutti i viaggiatori, soprattutto quelli che hanno fame di deserto. Arrivarci non è facile devi saperti orientare in mezzo alle piste nel deserto e soprattutto devi scegliere la pista giusta e... la giornata giusta. Si, la giornata giusta perché se si alza il vento si alza anche la sabbia e...

"quando il cielo diventa dello stesso colore della sabbia allora sei nel bel mezzo di una tempesta di sabbia"



e in mezzo al deserto non puoi più tirarti indietro devi arrivare al punto stabilito, devi completare la spedizione. Si, la spedizione perchè nel deserto non "si fanno viaggi" ma si fanno "spedizioni" questo ho imparato a Ksar Ghilane da un viaggiatore.

Per questo ho deciso di raggiungere questo cafè perchè fa parte della spedizione e in un modo o nell'altro ci arriverò.
La mattina partiamo presto da Ksar Ghilane e facciamo un tratto di pista pavimentata, il vento comincia a farsi sentire ma noi no ci facciamo caso, pieghiamo le moto e proseguiamo veloci per arrivare al punto in cui imbocchiamo la pista che ci porta nel cuore del deserto.

Tutto procede tranquillo un po di sabbia nell'aria ci fermiamo a fare qualche video qualche foto. Senza renderci conto abbiamo fatto circa 20 km di pista e sabbia, manca poco, il GPS mi indica 5 km... e dai, forza e coraggio!
Arriviamo ad un bivio in cui avremmo dovuto girare a destra, ma c'è tanta, troppa sabbia per affrontarla con le moto cariche dei bagagli + passeggero. La pista che va dritta si avvicina pure ed è più regolare... dai andiamo.
Dopo 2 km è peggio che peggio... dune a destra e a sinistra e vai... giù scivoliamo la prima volta. Cadiamo goffamente ma la sabbia è morbida, la moto pesa un botto la alzo dico a Dalaila di salire e ripartiamo, dopo 150 m siamo ancora nella comoda sabbia! Siamo troppo, troppo carichi per queste dune. Allora controllo il GPS manca veramente poco ma non si vede nulla a causa del vento che alza la sabbia.

Forza e coraggio! Parto da solo per verificare se a 500 m c'è un'altra pista, da solo vado molto meglio e arrivo alla pista! Wow tutto torna! Lascio la moto ed a piedi vado a recuperare gli altri.
Una volta ricongiunti dopo 5 minuti finalmente arriviamo al mitico Cafè.

Ad accoglierci c'è il proprietario, gestore, cuoco, cameriere. Una persona fantastica che ha visto passare chissà quanti viaggiatori. Ci accoglie calorosamente e si meraviglia che ci sia una donna in quel posto sperduto e pieno di polvere.

Il caffè è spettacolare fuori sembra una bettola ma dentro trasuda viaggi da ogni angolo e centinaia di magliette adornano il soffitto, tappeti a terra e tavoli e sedie che accolgono gli "aspiranti suicidi" che decidono di passare da li!

Purtroppo la caduta ha allentato il cavo della frizione della mia moto e la mia catena fa le bizze con un tac-tac che fa gelare il sangue in quel caldo torrido.

Si perché arrivati al Cafe ci rendiamo conto che il vento soffia ancora più forte e ci sono 40 °C. Decidiamo di smontare il paramano, regolare il registro della frizione e pulire la mia catena ma uscendo ci rendiamo conto che c'è più sabbia che molecole di ossigeno nell'aria. Mettiamo i passamontagna e decidiamo di fare il tutto nel più breve tempo possibile.

L'unico modo per poter uscire era conciati così...

Prendiamo un ottimo te verde alla menta ed il proprietario ci offre un piatto di cous-cous, più che a noi a Dalaila con cui parla un pò di tutto.
Prima di ripartire ci indica con un disegno sulla sabbia la pista più breve per Douz e dice testuali parole: "dalla pista delle dune in 20 minuti siete a Douz".

Non ho questa pista sul GPS ma so navigare nel deserto verso Douz... c'è un piccolo particolare dal mio GPS sembrano 40 km di deserto incontaminato... come si fa in 20 minuti?

La situazione meteo è degenerata ora il vento soffia alla stragrande e la sabbia la sentiamo sbattere sul casco e dappertutto... il cielo ha cambiato colore: ha lo stesso colore della sabbia.

Dopo 20 minuti abbiamo fatto appena 5 km..!!! Procediamo torniamo indietro valutiamo un'altra pista ma niente dobbiamo tornare indietro e seguire le indicazioni dateci: dritti fino a Douz... dobbiamo continuare.

WELCOME TO THE DESERT

Temperatura più di 40 °C, vento che urla, sabbia in ogni pertugio, moto che sbanda... Dalaila ha problemi. Le faccio togliere i pantaloni con le protezioni e resta con i leggins prendo la borraccia e le bagno la testa e la nuca, con l'acqua rimanente inzuppo la pashmina e gli metto il casco. Finalmente trova un po di sollievo ma è chiaro che ha problemi. La situazione non è per niente rassicurante.
A 30 metri di distanza non vedo la moto di Tonino... dobbiamo continuare.

Sbucano due fari dalla sabbia. Un pick-up con 5 tunisini, gli faccio segno, si fermano. non riesco neanche ad aprire il casco a causa della sabbia. Gli faccio segno se potevano portare con loro nel cassone vuoto del pick-up fino a Douz i due passeggeri. Niente dicono solo uno dentro con loro... neanche per sogno! AU REVOIR!

Ora però Dalaila è proprio scoraggiata ma siamo sulla pista giusta... dobbiamo continuare.

SABBIA OVUNQUE  E LA CAROVANA

Sabbia, sabbia e ancora sabbia. Le moto vanno avanti a fatica procediamo a passo d'uomo. Siamo troppo carichi per queste dune.
Appaiono altri due fari nella sabbia... li fermo è una carovana di pick-up che torna indietro a causa delle condizioni meteo sfavorevoli.
Ci vedono li in mezzo e restano allibiti... ma cosa piffero ci fate qua in mezzo proprio oggi?
Sono italiani! Chiedo loro se possono portare Dalaila e Gabriele fino a dove comincia l'asfalto a Douz. Lui controlla il GPS  e mi dice che troveremo il Camping Cinderella: li lasciano li. Perfetto!

Partono e dopo 30 metri non li vediamo più... #sticazzi ... dobbiamo continuare.

IO, TONINO ED IL DESERTO

Allora avevo dimenticato di dire che prima di lasciar andare Dalaila e Gabriele chiesi quanto mancava per Douz... mi risposero 25 km! Come? Ancora 25 km in queste condizioni.... dobbiamo continuare.

Dissi a Tonino la bella notizia e finalmente più leggeri ci mettiamo a combattere contro la sabbia, il vento ed il deserto. Ci fermiamo ogni tanto per riprendere le forze e per far riposare le moto.
Adesso mi rendo conto che il mio clacson non funziona più, il pulsante abbaglianti è bloccato come anche quello delle frecce... insomma la sabbia sta entrando ovunque.

Le tracce della carovana non si vedono più troppa sabbia, troppo vento. Io mi affido al mio fido GPS e proseguiamo... dobbiamo continuare.
Stringiamo i denti e arriviamo ad una pista larga e di terra battuta qui non c'è molta sabbia... ci mettiamo sulle pedane e via sfrecciamo a 80 km/h praticamente senza vedere nulla.

FINE DELLA PISTA

Finalmente la pista diventa scura: è una specie di asfalto! MAGNIFICO.
Proseguiamo spediti in quanto dobbiamo ritrovare Dalaila e Gabriele ed eccoci al Camping Cinderella, chiuso e non c'è nessuno. Ma dove li avranno portati. Non mi interessa apro il GPS stradale e comincio a dirigermi verso il centro di Douz, vado forte. Ad un certo punto non vedo le luci di Tonino torno indietro. L'ha fermato la guida Tunisina che portava la carovana incontrata nel deserto e mi dice: avete 5 minuti per ricuperare i vostri amici in questo hotel se non sono li dovrete andare in quest'altro... Ci dirigiamo verso la direzione che ci ha indicato con la mano, dopo un po riconosco l'hotel giro e vedo Dalaila e Gabriele.

Siamo di nuovi uniti, salutiamo, ringraziamo e finalmente andiamo a mangiare qualcosa.

Il deserto non ha ci presi!!!

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