Maulazzo - Dorsale dei Nebrodi - Rifugio del Sole - Brolo


Questo week-end viene mia suocera a trovare la figlia😱.
Magnifico... cosa posso fare?
Al grido di "nobroblemi solosolusioni!" me ne vado in moto e mi porto la tenda!

Mi organizzo con Orazio (di Giarre) con cui condividiamo la passione per le moto, l'avventura e per il Gruppo Facebook SUZUKI V-Strom Sicilia solo per possessori di V-Strom della Sicilia.

In quel week-end in Sicilia ci sono sagre e noi decidiamo di andare sui Nebrodi.

Io e Orazio nei pressi del Lago Biviere.


Appuntamento a Bronte, poi Cesarò per la sagra e poi che si fa?
Dò fondo ai miei ricordi ed alle tracce GPS e si decide di Passare dal Lago di Maulazzo, proseguire per il Lago Biviere per arrivare a case Mangalaviti e salire infine niente-popò di meno che al Rifugio del Sole giusto vicino le Rocche del Crasto sopra Alcara li Fusi dove vorrei allestire il campo base. Per non sbagliare faccio una chiamata a Tonino che abita a Brolo gli dico che siamo da quelle parti e bla bla bla.
La domenica ancora non ci ho pensato ma per il sabato è già abbastanza per le nostre V-Strom cariche. Insomma un bel percorso con un bel tratto di sterrato.

BRONTE

Sempre bello passare da Bronte, ci facciamo consigliare un bar dal mitico Greg (Gregorio) neo V-Strommiano. Mi mangio l'arancino col pistacchio alle 0800 del mattino faccio il ruttino e poi andiamo a trovarlo in campagna per un saluto. Lui ci manda la posizione e dopo 5 minuti siamo li che strombazziamo nella campagna Brontiana. Greg ci accoglie calorosamente e noi siamo felici. La sua campagna sembra fatta apposta per una "griglio-tendata" da urlo. Uomo avvisato mezzo salvato!

Io, Greg e Orazio.


CESARO' E LA SAGRA

Eccoci qui dopo bellissime curve arriviamo alla sagra. Queste sagre sono molto sentite in Sicilia e ci vanno tanti motociclisti. Parcheggiamo dopo aver comprato il pane. Al parcheggio siamo gli unici con le moto allestite da "raid"... NOI siamo vestiti da raid!
Quante cose da mangiare: tantissime! E assaggia qui e assaggia li finiamo per comprare una provola dei nebrodi, olive verdi e pomodori secchi; Orazio è vegano io sono onnivoro e mangio tutto (anche le verdurelle).
Salutiamo Cesarò a malincuore ma l'avventura ci aspetta perchè fra poco saluteremo il comodo asfalto per strade più allegre.

la sagra a Cesarò.


LAGO MAULAZZO E MONTE SORO

Passiamo svelti da Piano Cicogna (ad Aprile questo era il punto d'incontro per il Sicily4Africa). Giriamo a dx per il Maulazzo ma arriva una pensata delle mia, questa pensata non era lunga..., ma allunghiamo fine a Monte Soro dove ci sono le antenne. Bellissima decisione, saliamo in mezzo alle foglie secche e tratti di sterrato. Che bellezza!
Arriviamo in cima facciamo sosta assieme ad un gruppo di escursionisti quattro chiacchiere e via.
La strada per il Maulazzo è fatta di pietre e trema tutto ma proprio tutto. In queste circostanze è necessario trovare la velocità giusta che dipende da moto a moto per procedere senza sbattere i denti. Comunque si fa benissimo con moto turistiche in coppia + bagagli.
Arriviamo al Maulazzo e scattiamo delle foto bellissime complice anche il periodo dell'anno in cui si assiste al viraggio di colore delle foglie.
Da qui comincia la pista sterrata ed il divertimento.

La pista che sale per Monte Soro.

Orazio lungo la pista per Monte Soro.

Lago Maulazzo.


LAGO BIVIERE

La pista, se fatta in estate, è abbastanza agevole per chi fa off-road ma, in questo periodo, è una continua pozza di acqua e fango. Il posteriore slitta spesso, l'anteriore no, ed è meglio così, che resti bello attaccato al fango!
Lungo il tragitto incontriamo due escursionisti che si erano un pò perduti (lo so... fa molto Lucio Dalla in Disperato Erotico Stomp...). Abbiamo parlato e gli ho indicato la direzione che cercavano (senza dirgli che sulla Dorsale dei Nebrodi non si perdono neanche i bambini). Bravi ragazzi erano.
Arriviamo al Biviere in mezzo al fango... c'è un pastore. Parliamo con lui un po ed andiamo via.

Lago Biviere.

La pista dal Lago Biviere verso Case Mangalaviti.

Ci divertiamo facciamo foto/video fino ad una mega pozza d'acqua e fango di cui non ho ricordi fotografici... mannaia cui!
Passo prima io con difficoltà. Parte Orazio e gli si spegne la moto proprio in mezzo. In questi casi c'è poco da fare, bando alle ciance, si entra nella pozza e si da una mano. Cosi feci! Fango fino alle ginocchia.
Ci stiamo divertendo.
Finalmente arriviamo alla pista sterrata della forestale. La pista è larga ed è possibile dare gas e così via in piedi sulle pedane, veloci come il vento!

CASE MANGALAVITI

Siamo arrivati!
Felici ora possiamo smozzicare qualcosa assieme ai suini neri che pascolano allo stato brado. In fondo stiamo pascolando anche noi. La provola sembra essere stata appena covata dalla mucca, buonissima!

Sua Maestà il Suino Nero dei Nebrodi.

Aspirante seguace di sua Maestà...

Foto da sporco endurista...
Ci rimettiamo in marcia, la discesa asfaltata verso Alcara è bellissima, troppo bella! Foto a perdere.



Arriviamo al bivio per il Rifugio del Sole/Rocche del Crasto e riprendiamo la sterrata. La pista sale piano piano, poi un po di più e poi si inerpica: la strada è scassatissima!
Dopo un po sento una sfollata. Orazio mi chiama via auricolare e mi dice di tornare indietro.
Purtroppo un pietrone in una curva gli ha fatto perdere l'equilibrio ed è cascato senza conseguenze quasi da fermo ma, appena arrivo, noto un particolare: manca il pedalino destro!
Non so come sia possible ma si è trotto solo quello. Tu chiamale se vuoi emozioni...
Siamo a metà strada a salire e a scendere in quelle condizioni Orazio non può guidare.
Penso... ripenso... penso ancora. Provo a togliere il suo pedale del passeggero per metterlo come pedana. Non si può e penso "fanculo Suzuki che fa le cose alla cazz... il suo pedale è 2/3 del mio e la sua è del 2015 e la mia del 2007, sono indignato e metto il giubbotto giallo degli indignati per l'indignazione.. ahahahah (scherzo).

Non c'è verso di ripararlo è spezzato!
Allora, credo che il mio pedale passeggero possa andare bene, secondo me ci va, ed è comunque più grosso sia del suo pedale sia del suo lato passeggero.
Vado smonto provo e mi sento vincitore.

AVVISO: il pedale passeggero della serie K monta su quello guidatore serie L. Sapevatelo!

Ma come lo blocco? Non c'è verso. Alla fine metto una sorta di perno e devo fissarlo, ma come? Alla fine prendo le misure ad occhio tipo esperto ingegnere di lungo corso e decido per: un pezzo di corda.
Si ho fissato il pedale con un cordino sintetico azzurro!



Tiene? Forse si... forse no... e sali! Raccomando ad Orazio di "accelerare" su questi pietroni e ripartiamo alla grande, Orazio ora sale come uno stambecco!
Si è fatto tardi ed pedale legato tiene.
Ci stiamo divertendo.

RIFUGIO DEL SOLE

Arriviamo tardissimo e più che del Sole sembra della nebbia. Peccato il posto è MAGNIFICENT! Ma decidiamo di trovare un alto posto dove accamparci.

Eccolo il rifugio del Sole... peccato per il tempo. Sarà per la prossima.

No comment.


Cominciamo la discesa ed Orazio dubita sul pedale legato con la corda... gli se ha retto a salire figurati a scendere.
Ha retto!

BROLO: VIVA TONINO

Scendiamo verso il mare e mi sento con Tonino... ci possiamo accampare vicino casa tua? Si certo scendete ci vediamo qui ho un posticino carino.

No comment...


Da destra: Tonino, io, Orazio e non ricordo il nome...

Arriviamo e non c'è nessun prato, nessun bosco... ma troviamo una mansarda full optional e voglio specificare dire WiFi, doppia camera da letto, frigo pieno di birra e cibo... vista mozzafiato sul mare!
"Toninooooo ma noi volevamo stare in tenda, siamo sporchi, infangati, volevamo chiudere la giornata da sporchi enduristi..." ma Tonino è categorico con la scusa che lui è più grande di noi e quindi la persona maggiore ma io poco a poco prendo coscienza che: Tonino è un GRANDE!

LA CENA

Visto che siamo messi bene in pratica non dobbiamo montare nulla ci permettiamo il lusso del ristorante perchè Tonino ci ha detto che ci porta in un posto unico nel suo genere. Era vero!
Abbiamo cenato magnificamente e per questo io e Orazio saremo in debito con lui per un paio d'anni!
Orazio purtroppo mangia 1/3 di quello che offre il ristorante.
Io sono onnivoro e mangio il mio ed i suoi 2/3.
Andiamo a letto sfiniti non per il viaggio ma per quanto abbiamo mangiato.
Siamo contenti.

Sabato finisce con la panza e la testa piena di belle immagini!




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